ERNIA DEL DISCO



L'ernia del disco è una condizione relativamente comune che può verificarsi ovunque lungo la colonna vertebrale, ma più spesso colpisce la zona lombare o del collo. Un'ernia del disco si sviluppa quando il materiale contenuto all'interno del disco intervertebrale, una struttura a forma di cuscinetto situato tra due vertebre adiacenti, si sposta dalla propria posizione, fuoriesce e preme sui nervi adiacenti.

I dischi erniati sono in genere conseguenza di lesioni provocate da movimenti errati ripetuti, posture scorrette mantenute per lungo tempo, specialmente quella seduta, o traumi alla colonna vertebrale; tuttavia, le condizioni di ernia del disco possono anche svilupparsi come conseguenza del normale processo di invecchiamento. È anche noto che esiste un fattore genetico che contribuisce allo sviluppo della degenerazione del disco e dell'ernia del disco. Nella maggior parte dei casi, un'ernia del disco nella parte bassa della schiena guarirà entro sei/otto mesi, poiché la dimensione dell'ernia si restringe con il tempo attraverso il riassorbimento. La chirurgia può essere necessaria se i farmaci, la terapia fisica e altri trattamenti non danno risultati soddisfacenti.

 

Cos'è un disco intervertebrale? 

I dischi vertebrali sono cuscinetti fibrosi situati tra le vertebre. Senza questi "ammortizzatori", le ossa della colonna vertebrale si unirebbero l'una con l'altra. Oltre a dare flessibilità alla colonna vertebrale, rendendo possibili movimenti come flessioni, estensioni e torsioni, i dischi proteggono la colonna vertebrale assorbendo l'impatto del trauma e del peso corporeo. Ogni disco è formato da uno strato esterno chiamato anulus fibroso e un centro morbido, di consistenza gelatinosa, chiamato nucleo polposo . Ci sono fibre all'esterno di ogni disco che si attaccano alle vertebre adiacenti e tengono il disco in posizione. Un'ernia del disco si verifica quando lo strato esterno si strappa o si rompe e il centro gelatinoso fuoriesce, in toto o in parte, nel canale spinale.

Il canale spinale ha lo spazio sufficiente per ospitare il midollo spinale. Quando un disco ernia e si riversa nel canale spinale, può causare la compressione dei nervi o del midollo spinale. Si verificano spesso dolori intensi e debilitanti o alterazioni della sensibilità e nei casi più gravi perdita di forza negli arti. Inoltre, la sostanza gelatinosa all'interno del disco rilascia sostanze irritanti chimiche che contribuiscono all'infiammazione e al dolore dei nervi.

 

Come può formarsi un' ernia del disco? 

Invecchiando, i dischi intervertebrali perdono gradualmente il volume del liquido interno, disidratandosi. Questo processo inizia all'incirca all'età di 30 anni e progredisce lentamente, nel tempo. Man mano che i dischi si assottigliano, sulla superficie esterna possono formarsi crepe o lacerazioni microscopiche che li rendono fragili, deboli e più suscettibili alle lesioni. 

Le cause più comuni di ernia del disco possono essere:

  • Alterazioni posturali: alterazione delle curve fisiologiche della colonna; rettilineizzazione della lordosi fisiologica lombare o cervicale o accentuazione delle curve iperlordosi lombare, ipercifosi dorsale, scoliosi.
  • Movimenti ripetitivi: il lavoro, lo stile di vita ed alcune attività sportive (corsa, salto, tennis) che mettono sotto stress la colonna vertebrale, specialmente la parte bassa della schiena, indeboliscono ulteriormente un'area già vulnerabile.
  • Lesioni traumatiche: un trauma ad alto impatto può causare rigonfiamenti, lacerazioni o rotture del disco.
  • Obesità : un eccesso di peso determina un aumento del carico sui dischi intervertebrali e a una quantità di sforzo maggiore a carico dei muscoli della colonna vertebrale.
  • Genetica: alcuni fattori congeniti genetico-familiari attivati da stress, traumi e sovraccarichi vertebrali possono essere legati  alla degenerazione e alla formazione di ernie discali.

Quali sono i sintomi di un ernia del disco? 

Il dolore da ernia del disco può variare, a seconda della posizione e della gravità della lesione. Si sente tipicamente su un lato del corpo, ma può essere anche centrale o bilaterale.

Se la lesione è minima, se è presente un semplice rigonfiamento (bulging) o uno sfiancamento (protrusione) del disco che spinge progressivamente verso l'esterno, l'ernia è ancora contenuta e si può avvertire un dolore più o meno intenso in base al grado di compressione delle strutture nervose. Se il disco si lacera con fuoriuscita del nucleo polposo si parla di ernia espulsa o migrata e il dolore può essere più intenso. 

Il dolore può irradiarsi ad una estremità (gluteo, coscia, gamba) con una distribuzione specifica della radice del nervo se si è verificato un significativo conflitto nervoso. Ad esempio, la sciatalgia è sovente, ma non esclusivamente,  causata da una protrusione o un'ernia del disco nella parte bassa della schiena. 

L'ernia del disco può manifestarsi con una serie di sintomi, tra cui:

  • Dolore sordo o forte dolore (fitte improvvise)
  • Intorpidimento, formicolio, bruciore
  • Debolezza muscolare, spasmo, riflessi alterati
  • Perdita di controllo dell'intestino o della vescica* (Nota: questi sintomi costituiscono un'emergenza medica. Se si verificano, consultare immediatamente un medico o recarsi in pronto soccorso!*).

Come viene diagnosticata un'ernia del disco? 

L'anamnesi insieme all'esame fisico possono sospettare e/o diagnosticare un'ernia del disco. L'ernia è ancora più probabile se il mal di schiena è accompagnato da dolore irradiato alle gambe e altri deficit neurologici come intorpidimento, debolezza e riflessi alterati.

Gli studi di imaging vengono di solito prescritti dal medico per confermare una diagnosi di ernia del disco. I raggi X non sono il mezzo di imaging più indicato per la diagnosi di ernia perché i tessuti molli (dischi, nervi) sono difficili da catturare con questa tecnologia. Tuttavia, possono essere usati come uno strumento iniziale per escludere altri disturbi come una crescita anomala dell'osso o una frattura. La conferma del sospetto ernia del disco è generalmente compiuta con:

  • Risonanza Magnetica Nucleare ( RMN ): questa tecnologia rivela in modo dettagliato lo stato dei tessuti molli (dischi, muscoli, nervi, midollo spinale). È il miglior studio di imaging per confermare la diagnosi di un'ernia del disco.
  • Elettromiografia (EMG): questi studi utilizzano impulsi elettrici per misurare il grado di danno al nervo causato dalla compressione da un'ernia del disco e possono essere escluse altre condizioni che causano un conflitto nervoso.      

I dischi erniati spesso guariscono da soli attraverso un processo chiamato riassorbimento. Ciò significa che i frammenti del disco sono assorbiti dal corpo . La maggior parte delle persone che soffre di ernia discale risponde bene al trattamento conservativo (fisioterapia, agopuntura, mesoterapia, terapia manuale, esercizi terapeutici). In caso di ernie di modeste dimensioni possono essere d'aiuto le infiltrazioni di ossigeno-ozono terapia. L'intervento chirurgico è indicato in caso di fallimento della terapia conservativa o nei casi urgenti con grave compressione e pericolo importante per il sistema nervoso.

 

Quali trattamenti effettuare con un'ernia del disco?

Esistono diverse opzioni di trattamento del disco erniato che possono alleviare i sintomi in fase acuta. 

Questi includono: riposo a letto alternato con deambulazione, farmaci o agopuntura, mesoterapia per ridurre l'infiammazione e il dolore.

La terapia manuale-fisica fa parte del piano di trattamento del paziente. Ciò potrebbe includere fisioterapia strumentale, terapia manuale specifica ed esercizi terapeutici.  Sempre durante la fase acuta può essere d'aiuto per alcuni giorni l'utilizzo di un corsetto, una cintura che stabilizza la zona lombare fornendo un supporto passivo.


Ricorda che la maggior parte dei pazienti con un ernia disco migliorerà senza chirurgia


Terapia conservativa dell'ernia discale.

La terapia manuale-fisica gioca un ruolo importantissimo nel recupero del disco erniato. I suoi metodi non solo offrono sollievo immediato dal dolore, ma ti insegnano anche come condizionare il tuo corpo per prevenire ulteriori lesioni.

Esistono varie tecniche di terapia fisica. 

I trattamenti passivi rilassano il corpo e comprendono massaggi profondi, terapia del caldo e del freddo e mobilizzazioni dolci.

Il tuo programma di terapia fisica inizierà di solito con trattamenti passivi. Man mano che il tuo corpo guarisce, inizierai trattamenti attivi che rafforzano il tuo corpo e prevengono ulteriori dolori. 

Un fisioterapista lavorerà con te per sviluppare un piano di trattamento che meglio si adatta alle tue esigenze.

 

Trattamenti passivi per ernie discali

  • Terapia freddo/caldo : entrambe le terapie, freddo (crioterapia) soprattutto nella fase infiammatoria e caldo (termoterapia) per aiutare il rilassamento muscolare in una fase successiva all'evento acuto.
  • Massaggio del tessuto profondo: è molto efficace per alleviare la contrattura muscolare che si sviluppa nell'area interessata.
  • Trazione: l'obiettivo della trazione è quello di ridurre gli effetti della forza di gravità sulle strutture della colonna vertebrale allontanando delicatamente le vertebre e aumentando lo spazio intervertebrale; l'intento è di ridurre la pressione sulle strutture vascolari e nervose.  

Trattamenti attivi per ernie discali

I trattamenti attivi lavorano sulla flessibilità, sulla postura, sulla forza e la stabilità del nucleo lombare. Solitamente viene prescritto un programma di esercizi per ottenere risultati ottimali. Questo non solo ridurrà la comparsa il dolore ricorrente, ma andrà anche a beneficio della tua salute generale. 

  • Esercizi di stabilizzazione del nucleo (core): è estremamente importante sviluppare e mantenere un nucleo vertebrale (muscolatura profonda della colonna vertebrale) forte e stabile. I muscoli addominali aiutano i muscoli della schiena a sostenere la colonna vertebrale. Quando i muscoli del nucleo profondo sono deboli, alcuni segmenti vertebrali possono essere più mobili del normale, avere un gioco articolare maggiore e creare dislocazioni del disco e condizioni di dolore; inoltre aumenta la fatica dei muscoli superficiali della schiena che vanno incontro a contrattura cronica. Ti verranno insegnati esercizi di stabilizzazione specifici per rafforzare i muscoli superficiali e profondi della tua schiena.
  • Flessibilità: l'apprendimento di tecniche di stretching e flessibilità adeguate ti preparerà per effettuare esercizi aerobici e di forza. La flessibilità aiuta il tuo corpo a muoversi più facilmente prevenendo la rigidità articolare.
  • Rafforzamento muscolare: i muscoli forti sono un ottimo sistema di supporto per la colonna vertebrale e una migliore gestione del dolore.

Al paziente viene insegnato in modo dettagliato come condizionare e rafforzare la schiena per aiutare a prevenire dolori futuri. 

È essenziale imparare a gestire la propria schiena anche dopo la fine del ciclo di trattamento. Applicando le indicazioni e i consigli appresi durante le sedute si beneficerà di risultati a lungo termine. Prendendosi cura della propria schiena in modo autonomo si può prevenire la comparsa di ulteriori ernie del disco.

 


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