MAL DI SCHIENA

Il mal di schiena è una condizione dolorosa molto frequente ed è uno dei motivi più comuni per cui le persone si recano dal medico o dal fisioterapista. Colpisce circa otto adulti su dieci nel corso della loro vita. Quando parliamo di “mal di schiena" intendiamo il dolore tra la parte superiore della colonna vertebrale (zona cervicale) e la parte bassa della schiena (zona lombare).

Il mal di schiena può avere caratteristiche diverse: il dolore può essere sordo e diffuso che si sviluppa gradualmente oppure può essere improvviso, tipo fitta, con precisa localizzazione in un punto o piccola area (es: colpo della strega). 

Il mal di schiena può essere acuto (se dura meno di 6 settimane), subacuto (se dura da 6 a 12 settimane) e diventare cronico (se dura oltre 3 mesi).

Alcune attività possono aumentare o aggravare il mal di schiena. Rimanere seduti in posizione non corretta, stare in piedi per diverse ore, piegarsi ripetutamente in avanti, sono solo alcune condizioni che possono peggiorare il mal di schiena. Una delle cause più comuni è la comparsa di tensione muscolare spesso correlata a un intenso lavoro fisico, sollevamento o movimento forzato, flessione o torsione in posizioni scomode o mantenimento di posture scorrette. Non è insolito che il mal di schiena sia accompagnato da altri sintomi, come sensazioni di intorpidimento e formicolio, rigidità e debolezza. 

Esistono condizioni diverse che causano o contribuiscono al dolore della schiena. Può essere di origine traumatica oppure, in assenza di trauma, può essere causato da disfunzione meccanica-posturale o da patologia degenerativa, infiammatoria, viscerale e tumorale.

La maggior parte del dolore alla schiena è di natura meccanica, il che significa che la fonte del dolore può essere scatenata dai movimenti della colonna vertebrale. Le parti mobili della colonna vertebrale comprendono legamenti, tendini, muscoli, dischi intervertebrali, corpi vertebrali e faccette articolari. Alcuni movimenti coinvolgono i nervi; ad esempio, il nervo compresso o schiacciato dallo spostamento di un disco può generare dolore, formicolio o debolezza. 

Alcuni problemi a carico della colonna vertebrale:

  • Protrusione o ernia del disco . La protrusione del disco si verifica quando una parte di esso si sposta verso l’esterno e inizia a comprimere una struttura nervosa. L’ernia del disco si verifica quando la sostanza interna morbida (nucleo) fuoriesce attraverso una fessura che si crea progressivamente nello strato protettivo esterno del disco (anulus). Entrambe le condizioni possono causare compressione, infiammazione e dolore ai nervi. 
  • La stenosi spinale Interessa prevalentemente soggetti tra 50-70 anni e può essere associato a fenomeni degenerativi che causano la crescita di tessuto osseo o tessuti molli. Questa crescita dei tessuti può causare ristrettezza del canale vertebrale/midollare con conseguente compressione del midollo spinale o delle radici spinali. I sintomi sono simili a quelli dell’ernia discale. Sono frequenti gli episodi di claudicatio intermittens (il pz ha dolore lombare accentuato dal carico; camminando, il dolore aumenta ed è costretto a fermarsi, il dolore cala e poi si ripresenta se ricomincia a camminare). Con il tempo l’autonomia diminuisce progressivamente.
  • L'artrosi spinale , chiamata anche spondiloartrosi, è un comune problema degenerativo della colonna vertebrale. Colpisce la cartilagine presente sui piatti vertebrali (artrosi intersomatica) e sulle faccette articolari (artrosi interapofisaria) della colonna vertebrale e può contribuire allo sviluppo degli speroni ossei (osteofiti)
  • La spondilolistesi si verifica quando un corpo vertebrale superiore scivola in avanti rispetto alla vertebra inferiore.
  • Le fratture vertebrali sono spesso causate da un trauma es: caduta, soprattutto in presenza di osteoporosi, ma possono verificarsi anche in seguito a tumori. 

    Nelle persone con osteoporosi, una frattura vertebrale può verificarsi spontaneamente come durante il sollevamento o la flessione in avanti. Queste fratture di solito causano dolore improvviso e grave.

  • L'osteomielite è un'infezione batterica che può svilupparsi in una delle ossa della colonna vertebrale.
  • Le neoplasie (o tumori) della colonna vertebrale si distinguono in primitive e secondarie. I tumori primitivi hanno origine dalle cellule ossee o cartilaginee della colonna vertebrale, mentre i tumori secondari (metastasi) hanno origine da tessuti di altri organi (mammella, polmoni, prostata, sistema linfatico, ecc) e si localizzano secondariamente nella colonna vertebrale. I tumori primitivi della colonna vertebrale si distinguono poi in benigni e maligni in base alle loro caratteristiche intrinseche di aggressività nei confronti dei tessuti limitrofi o in base alla loro capacità di metastatizzare a distanza. I tumori secondari (metastasi) della colonna vertebrale sono invece per definizione maligni e rappresentano la lesione tumorale più frequentemente osservata dagli ortopedici.
  • Altre condizioni: il dolore alla schiena può svilupparsi in concomitanza con altre condizioni mediche non correlate alla colonna vertebrale. Per esempio:
  • reflusso gastroesofageo
  • ulcera peptica
  • problematiche cardiache, come l'angina

Quando consultare il medico: 

  • Se il mal di schiena diventa sempre più grave e persistente
  • Se non si attenua dopo pochi giorni
  • Se interferisce con il sonno e le attività quotidiane

I sintomi elencati di seguito richiedono sempre assistenza medica immediata :

  • disfunzioni dell'intestino o della vescica (incontinenza)
  • debolezza delle gambe o intorpidimento nella zona inguinale e genitale

Fonte articolo e immagine (www.spineuniverse.com)


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